28/03/15

Dato che la banda Massarini e co. non vi dice nulla, vi parlo di Guitar Center e della sua fine.

In un saggio sorprendente e terrificante chiamato Come andare oltre l'economia parassita, Eric
Garland descrive come private equity ha infestato l'industria, succhiando tutta la capacità produttiva fuori di esso, attraverso la complessa ingegneria finanziaria fraudolenta, e abbandonando la buccia di scarico, per muoversi sul prossimo pasto. Garland utilizzare il caso di Guitar Center, come il Suo esempio di processo in azione, descrivendo come Bain Capital ha acquistato ed eviscerati Guitar Center, trasformandolo in un complesso zombie finanziario,vdebito crivellato che esiste per far galleggiare obbligazioni spazzatura ad alto rischio per compilare il portafogli dei super- ricchi, senza alcuna connessione con il mondo reale di chitarre, amplificatori e musicisti.

Vi parlo di questo esempio perché sono un cultore di strumenti, specie chitarre e ne fabbrico anche alcune, per puro sfizio, quindi seguo le mosse del mercato, per capire cosa si fa nel mondo in questo settore. Tutti sappiamo che chitarre che arrivano sulle vetrine dei negozi sono costruite al 70% in Cina, le altre in Korea, Indonesia, Mexico e Usa e Giappone. Naturalmente, se prendete un musicista professionista, probabilmente vi mostrerà la sua fidata chitarra, costruita dal tale liutaio, tutta fatta a mano e proprio per lui ma si tratta del 2% di tutta la produzione mondiale.
Guitar Center era e è, apparentemente anche oggi, una catena specializzata per la vendita di strumenti per il rock, acquisita da Bain Capital, un fondo di investimento, uno dei prù grossi, tutto privato, che gestisce il patrimonio di miliardari in tutto il mondo.
Una delle pratiche tipiche di questi fondi è entrare con immense liquidità in aziende e prenderne possesso, al solo fine di realizzare lauti guadagni finanziari, speculando sui titoli emessi (junk), per poi lasciarne in piedi solo le macerie fumanti.
Il caso di Guitar Center è solo uno dei molti che possiamo fare e ormai sappiamo che l'azienda è completamente ridotta allo stato di uno zombie.

Non si tratta di una azienda acquisita da altra più grande, ma di una azienda acquisita solo per fare soldi per conto di gente ricchissima, senza riguardo per il suo futuro.
Leggete il libro di Garland e capirete.

Nota: se andate al Moma, credendo di entrare in un tempio dell'arte contemporanea, correte il rischio di essere delusi: sarete assaliti da vendite di magliette con i vari logos e opere del museo, vendite di bevande, gadget di ogni tipo, insomma, dalle noccioline alla coca cola. saluti