20/07/13

La vera storia del rock dei sessanta, Hey Joe! by The Leaves, e le garage band che mai andarono a Woodstock!

La storia del Rock e pop dei sessanta e inizio settanta era già stata tutta scritta, suonata e cantata almeno 5 anni prima, da gruppi e solisti che in maniera geniale e
fuori dal loro tempo avevano tirato fuori una serie di pezzi e arrangiamenti del tutto straordinari, relegati a piccoli Hits locali e poi finiti nel dimenticatoio, per essere portati al successo qualche anno dopo in piena esplosione del Flower Power e dei Gruppi rock e pop, da Jimi James (Hendrix) ai The Who eccetera.
Le garage band trasferitesi in fretta e furia in California, non sono riuscite mai a sopravvivere al passaggio di fine sessanta, crollando miseramente e gloriosamente sotto i colpi del mercato discografico e dei fenomeni di costume.
Forse uno dei brani simbolo del periodo di cui parliamo è proprio Hey Joe!, che nella versione unica passata alla storia è identificata con lo stesso Jimi Hendrix, ma il brano è di una delle tante e poi subito scomparse garage band formatesi tra il '62 e '63, The Leaves, che hanno rifatto il brano almeno tre volte, rilasciandolo nella versione definitiva, quella che ascoltate nel video, utilizzando un Fuzzstone, uno dei primi nel 1966.
Ascoltate e meditate, questi ragazzi non erano vestiti alla moda e in modo stravagante ma la loro carica era incontenibile e ancora oggi si sente bene...
Volete sapere come realmente è finita la storia? Che molti gruppi garage, hanno finito con il diventare ricchi abbastanza con i diritti d'autore pagati per le loro canzoni suonate dai vari mostri che conosciamo tutti: ecco come è andata a finire.