19/08/10

Bobbie Gentry,Erica Pomerance,Dusty,

Tre donne dal talento superlativo, misconosciute in Italia.



Il primo è un brano semplicemente straordinario, con il tocco della sola chitarra di Bobbie, con cui si esibiva da sola sul palco, ma riarrangiato in studio con una scia di archi sognanti, che lo rendono più penetrante, senza appesantirlo. Splendida e unica la voce totalmente bianca di Bobbie Gentry, che ricorda il brano di Erica Pomerance, You use to think.
Non è finito, stasera vi propongo anche la versione del grande virtuoso Chet Atkins, sempre di Ode to Billy Joe.

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Eccola da ultimo, Erica Pomerance, un disco molto elaborato, dove tutti in studio furono lasciati liberi di utilizzare molto tempo di registrazione e libertà di stile. Infatti il disco risultò totalmente un free caos folk-jazzy surrealistic album.
Non ho mai capito perché Bobbie Gentry, dotata di fascino, ottima voce e buona capacità interpretativa, non ha finito per sfondare qui in Europa, pur partendo in quarta, come la sua coetanea Cher. A volte è impossibile capire cosa si cela dietro ai gusti del pubblico e quali manovre del mercato stanno dietro certi personaggi, e penso a una come Madonna, da 25 anni all'apice, senza saper cantare e senza mai una canzoncina orecchiabile, piacevole e di gusto. Come dice Vasco Rossi: ogni volta che sento Madonna, mi addormento. A me manco quello fa.
Comunque, il suo nome era Roberta Streeter, di origini portoghesi, è stata una delle primissime artiste di pop music, ma all'epoca, il folk rivaival impazzava, a scriversi, arrangiarsi, suonare e cantarsi le sue canzoni, fino ad includerle in un primo Lp nel 1967 per la Capitol, proprio l'anno di Pet Sound e Sg. Pepper. Semplicemente, verso la metà dei '70 ha deciso di ritornare nelll'anonimato, si è sposata, vive a Los Angeles e non ha mai più concesso interviste o partecipazioni in Tv o eventi pubblici. Insomma, ha voluto ritornare, dopo un successo quasi senza pari tra il '67 e 69, ad una vita normale, magari suonando ogni tanto per pochi amici, durante una cenetta. Qui in uno dei successi di Dusty Springfield, che però aveva un tono di voce inimitabile, mai più sentito da nessuna voce bianca. Totally live!
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Non ho più spazio ma c'è la versiona di sarah Connors chronicles molto buona, live.