19/08/10

David Allen, prima dei Gong, era già un genio.

Questo video è del 1968, in piena hendrixmania. David Allen, futuro geniale fondatore dei Gong, una band di
progressive tra le più amate dagli appassionati, e a ragione. Dal vivo, i Gong li ho visti almeno 5 volte, tra la metà dei '70 e '81, erano semplicemente incredibili: avevano addirittura escogitato una rotazione a turno di ciascuno ai vari strumenti, una roba mai vista. Ma si sa, il progressive era fatto da musicisti preparati, spesso usciti fuori dai conservatori e comunque con una base tecnica sempre di buon livello.


I Gong erano tra i nonplusultra, almeno per come li ricordo, addirittura migliorati, se possibile da un anno all'altro. Capaci di eseguire brani difficili a velocità ultrasoniche, ci dicevamo quelle sere, che probabilmente avrebbero potuto suonare il repertorio di qualsiasi gruppo progressive dell'epoca, imparandolo in poco tempo.

David non l'ho mai conosciuto, ma il suo vero inizio lo deve a Robert Wyatt, altro grande genio del periodo e direi ai massimi anche durante tutti gli '80, che lo aveva poi ospitato nel cottage di famiglia, e in breve, dopo l'esperienza dei Wilde Flowers, dal 1964, lo faranno entrare nei Soft Machine, tra le prime band che nell'ormai mitico sottopasso della vecchia stazione fuori Londra, adotterà, i light shows, o quello che erano all'epoca, vetrini colorati a mano dalle ragazze del momento. I Soft Machine delle origini, quelli dei primi due dischi e purtroppo di tante performances andate perse, tra happenings notturni e interventi all'ultimo minuto, a quanto me lo racconta Robert, all'Ufo, il locale dove tutto iniziava, erano praticamente indistinguibili dai Pink Floyd: musica psichedelica, con ampio impiego di riverbero, tinte a volte cupe, a volte trasognate, dal vivo erano uno spasso.

Vi metto una chicca, un video in cui David fa il verso agli Who e Hendrix, divertendosi a torturare e distruggere la chitarra, solo per farsene beffa.