Finalmente in Holy See, Vaticano, un banchiere illuminato, da pochi mesi.
presidente Ior (ricorda qualcosa?) e timorato di Dio, che ci parla di crisi e la collega ai pochi figli che procreiamo,(lui ne ha 5). Cosa c'entrano le banche, finanza, soldi e vaticano? Ma siete proprio degli ingenui. Chiedetelo a Dagospia
In un’intervista concessa ad Avvenire, l’economista e presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi fa il punto sulla situazione a partire dall’enciclica Caritas i Veritate. «Ammesso che l’abbiano letta – dice - i potenti della Terra dovrebbero aver capito tre cose dalla Caritas in Veritate: che lo sviluppo economico non è possibile dove non si fanno figli e che non lo si può fondare sul consumo a debito.
Insomma, lo sviluppo o è integrale o non è». La terza cosa, poi, sarebbe legata all’utilizzo delle bioteconologie: l’uomo, infatti, «è tecnicamente avanzato ma immaturo, non dà ancora la garanzia di saper usare strumenti» che «potrebbero sfuggirgli di mano».
Per Gotti Tedeschi, tra le più importanti indicazioni contenute nell’enciclica, vi è quella secondo la quale «la ragione della crisi è il crollo della natalità. Il rifiuto della vita – indotto nel mondo occidentale dal 1975 al 1985 dai movimenti neomalthusiani – è l’origine del declino economico e delle "manovre compensative" tentate negli ultimi 25-30 anni».
presidente Ior (ricorda qualcosa?) e timorato di Dio, che ci parla di crisi e la collega ai pochi figli che procreiamo,(lui ne ha 5). Cosa c'entrano le banche, finanza, soldi e vaticano? Ma siete proprio degli ingenui. Chiedetelo a Dagospia
In un’intervista concessa ad Avvenire, l’economista e presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi fa il punto sulla situazione a partire dall’enciclica Caritas i Veritate. «Ammesso che l’abbiano letta – dice - i potenti della Terra dovrebbero aver capito tre cose dalla Caritas in Veritate: che lo sviluppo economico non è possibile dove non si fanno figli e che non lo si può fondare sul consumo a debito.
Insomma, lo sviluppo o è integrale o non è». La terza cosa, poi, sarebbe legata all’utilizzo delle bioteconologie: l’uomo, infatti, «è tecnicamente avanzato ma immaturo, non dà ancora la garanzia di saper usare strumenti» che «potrebbero sfuggirgli di mano».
Per Gotti Tedeschi, tra le più importanti indicazioni contenute nell’enciclica, vi è quella secondo la quale «la ragione della crisi è il crollo della natalità. Il rifiuto della vita – indotto nel mondo occidentale dal 1975 al 1985 dai movimenti neomalthusiani – è l’origine del declino economico e delle "manovre compensative" tentate negli ultimi 25-30 anni».