22/06/10

I mille volti di Francesco Frank Zappa.

[Other post here]Qualcuno sarà sorpreso se introduco un primo articolo su Frank
 senza partire da altisonanti accenni alla sua ironia e alla quantità di musica che ci ha lasciato, ma spero che chi diverrà frequentatore abituale di queste pagine, condivida l'approccio non colto e volutamente non "pesante" sulla musica, anche e soprattutto quella di Frank e compagni, che per primo, odiava il conformismo dei critici musicali e raramente a costoro concedeva una intervista "pulita", senza diffidenze o voglia di mandare a culo tutto (come diceva). Free Image Hosting at www.ImageShack.us

La musica per Frank era roba seria, al punto che pur non sapendo scriverla, impiegava spesso dei trascrittori che facevano il lavoro per lui, e a volte faceva uso di quel trabiccolo, Synclavier, all'epoca una consolle in noce, pesantissimo, e divenuto in pochi anni un cimelio per il museo dell'elettronica. Ma oggi voglio mostrare un aspetto di Frank del tutto differente e parallelo alla sua musica: il freak, il voler sembrare un essere abnorme e comunque mostruosamente differente. Non un hippy, niente comuni, groupies, flower-power, summer of love, o altre vicende pure importanti nell'ambito della vita sociale di fine '60.
Nessun Woodstock o Isle of Wight ci sarebbero stati per quelli come Frank, e nemmeno tutto il corteazzo di grandi "padri organizzatori della patria del Concerto Rock", e le loro furbate commerciali. E questo lo condivideva in pieno con Arthur Lee, e i Love, che rifiutarono persino di partecipare al primo e forse unico vero evento di fine '60; quel Montery Pop Festivale del '67, organizzato anche da John Phillips. Si è visto dopo, che razza di macchine cava soldi sono state queste manifestazioni alla moda e quante se ne facevano ogni anno. So cosa ne dicevano quelli come Frank: merdate per passare il tempo e per dire -io c'ero-.
Non voglio riportare i suoi pareri su Jimi Hendrix, che Joni Mitchell continua a ritenere un talento inespresso, ma Frank era del tutto indifferente a un musicista dal talento indiscusso, che tra le altre cazzate, andava in tour con The Monkees (anche se Frank girerà una scena del tutto ironica proprio con loro, in Head, ma anche nella sitcom, faranno assieme alcune scenette fuori di testa).

Nel giro del Whisky a go go, se c'era una band che agli inizi del '67 era considerata pulita, cioè che godeva di una reale stima da parte di tutta la gente che girava nel locale, era Frank con le sue mostruose ma tremendamente rivoluzionarie Mothers. E a quel tempo i Doors iniziavano a spopolare, pur essendo considerati dai musicisti che avevano credibilità, una delle tante band in cerca di successo commmerciale (a quel tempo, il discorso del commerciale era ben presente nella mente di ogni artista e musicista, non fa eccezione Frank, che al tema, ha dedicato un paio di titoli di LP e una serie di testi che lo richiamano in modo sempre ironico e stravolto). Non sul tema apparentemente "passatista" del commercial e non commercial, si gioca la carriera di Frank, ma certamente ogni volta che un pezzo finiva per essere destinato a una uscita in disco, di sicuro lo impegnava in una valutazione di quel tipo.
Quanto a quella gente che anche da noi, ha invaso le cabine di comando dei programmi radio dedicati al pop e progressive, per fare nomi, Guaitamacchi e molti altri, se mi va, un giorno vi scrivo tutta la lista, bene, vi dico che questa gente, con uno come Frank o Van Vliet, ma anche con molti altri nomi, e penso a Joe McDonald, una volta saputo
 che questi stanno dentro al mondo musicale, producono musica, presentano rubriche radio, e scrivono, per lo più, inutili libri su tematiche musicaloidi, non avrebbero nemmeno parlato. Sapevano subito con che genere di viscidi personaggi avevano a che fare, e a niente vale il fatto che costoro abbiano seguito percorsi non smaccatamente speculativi. Se invece arrivavano a conoscere il percorso di uno come Bertoncelli, credo che sicuramente le porte si apprivano, a parte poi aspetti di simpatia o meno, che pure sono importanti.
Come puoi aprire la porta a uno che va in una buffonata di programma Tv per parlare della morte di Tenco e di altra gente, tenendo in mano, davanti alla camera il tuo prezioso libro del cazzo? o atteggiarti da istrione, vestendo con tuniche e orrendi copricapo, sempre in TV, dove sei accreditato come uno dei Grandi Esperti del Rock, quando ti chiami Zaccagnini e gente come me non ne ha mai sentito parlare per tutti i '70 e '80?
Perche accade questo, in Tv e radio? Sono certo che gli ultra cinquantenni forniscono da soli la risposta, tenedo a mente che Tv e radio sono gestite da qualcuno, chiunque sia. Anche la più piccola e innocente radio privata, ai miei tempi, quando tenevo una rubrica di progressive, ricordo che era sotto il controllo o dell'Arci o delle Acli, vale a dire del Pci o Dc, indipendentemente da come si chiamava il padrone o se a gestirla era una cooperativa (buone quelle!).
Sul tema dei giornali che parlavano di musica, sui programmi storici dellla radio Rai, e su altri punti simili e collegati, quali le etichette commmerciali, le figure di anchor, assunte da certi personaggi, e altre ancora, ci sarà tempo per  tornarci sopra.  radio.rai.it/radio3/radio3_suite/archivio_2003/eventi/2003_12_06_zappa/

Ho scavato dentro il mio Hd perché sapevo che avevo alcune foto di Frank Zappa, amico ormai scomparso da 15 anni (e saluto le sue due sorelle o forse sono due fratelli eh?). Perché Epoca nel '68 manda la splendida Claudia Cardinale a fare dei set di foto con il titolo: Claudia prende in giro Hollywood? Io lo so, e sono sicuro che i lettori di questo blog e blog simili, lo sanno anche loro. Comunque metto per parificare anche un'altra foto con la terza Susie creamcheese, Pamela Zurubica, la precedente era la figlia del martire Herb Cohen, che dopo aver gestito dei bar e localini dove si suonava jazz e musica di vario genere, si imbarcò nel compito di fare da manager per gente come Frank e Alice Cooper, Tim Buckley e Lenny Bruce, non so se si capisce cosa vuol dire.
A proposito, la bella Claudia Cardinale ha preso in giro Hollywood ma Frank era vestito da iper clown anche senza di lei (vedi foto sotto).
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 Sono gli stessi pantaloni del set di Claudia!
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